SS Lazio 1900 (La Squadra Che Ha Portato Il Calcio A Roma) Risultati e Classifiche 2013-2014

Lotito carica la Lazio: "Il terzo posto non mi basta. Diakité? Spero nel figliol prodigo"., E su Huntelaar...

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Red Savarin™
view post Posted on 18/10/2012, 14:37     +1   -1




bcf4405e15587b5e666721e7fe72a51e-60564-9df180869c6ccb161e09aa1fa5d93992Una giornata di aggregrazione, di Lazio. Il quartiere "Talenti" si è tinto di biancoceleste, ha respirato lazialità. L'inaugurazione del Lazio Style Store è stata l'occasione per ritrovarsi, gaurdare da vicino campioni come Hernanes ed Ederson. Alla festa ha preso parte anche il presidente Claudio Lotito, orgoglioso della mare biancoceleste riversatasi in Piazza Talenti. 1.500 tifosi festanti, uniti. La Lazio viaggia a vele spiegate, gioca bene e vince, è attesa dal Milan, la prova di maturità, l'ostacolo in grado di testare -una volta per tutte- le reali ambizioni della creatura di Petkovic.
"MILAN DA NON SOTTOVALUTARE" - Lotito predica calma, è convinto che la sua Lazio possa giocarsela alla pari con tutti: "Non mi accontento del terzo posto. Noi dobbiamo essere convinti dei nostri mezzi, ma dobbiamo sapere che incontriamo un grandissimo avversario. Dobbiamo evitare di avere cali di concentrazione. Ogni partita è una storia a sé, questa sarà una partita difficilissima. Arriva poi dopo le partite delle nazionali: abbiamo avuto tantissimi giocatori impegnati - ha dichiarato Lotito, ai microfoni di Lazio Style Radio 100.7, ai margini dell'inaugurazione -, quindi mantenere un grado di concentrazione non è una cosa semplice e quindi momento potrebbe essere negativo, perché giocare sabato, quando i giocatori rientrano il giovedì, diventa complicato a livello fisico e di concentrazione. Spero che la squadra mantenga lo stesso profilo avuto con il Pescara: uno spirito coeso, determinato, volitivo, cinico. I risultati si ottengono solo attraverso l'umiltà, lo spirito di sacrificio, il merito e il rispetto dell'avversario. Dobbiamo far sì che questa squadra disputi una grande gara, sul livello delle partite precedenti". Il Milan è avvertito, la Lazio non si vuole fermare. Petkovic poi, dopo il pareggio contro il Tottenham e la sconfitta di Napoli, vuole togliersi uno sfizio: battere una big. La Lazio arriva alla sfida da terza in classifica, con un ruolino di marcia invidiabile, soprattutto da Allegri che, invece, traballa. Lotito, però, frena: "Non si tratta di gerarchie, noi dobbiamo temere solo noi stessi. Dobbiamo essere consapevoli che siamo stati costruiti per competere con tutti, ma anche che ogni partita fa storia a sé. Ogni partita va conquistata sul campo, con totale concentrazione. Dobbiamo abbandonare i pronostici e attenerci solo a quello che sarà il campo, convinti che la squadra è in grado di esprimere delle potenzialità, ma che di fatto le deve esprimere durante ogni partita". I panni del favorito non mettono a proprio agio il patro biancoceleste. La Lazio preferisce viaggiare a fari spenti, meglio non caricare la squadra di pressioni. Una squadra che, nei prossimi due mesi, è attesa da impegni continui e probanti. Milan, Panathinaikos e Fiorentina: il primo trittico testerà le reali ambizioni della Lazio. Gli impegni sono tanti e ravvicinati, ci sarà poco tempo per respirare da qui all'11 novembre, giorno del derby.
ROSA AMPIA E IMPEGNI - La Lazio giocherà ogni tre giorni, chiusa nella morsa campionato-Europa League, ma Lotito è fiducioso: "Abbiamo allestito una squadra che in passato è stata definita extralarge. Oggi, in relazione ai molteplici impegni che abbiamo, la gente capisce che questa è una squadra che necessita di questi ricambi. Con Petkovic sono tutti titolari -ha continuato Lotito-, i giocatori che sono adesso in panchina e in tribuna devono farsi trovare pronti: nel momento in cui arriva il loro turno, devono dimostrare tutto il loro valore, con l'intenzione di ribaltare ogni gerarchia".
L'UMILTA' DI KLOSE - Lotito ha poi proseguito a parlare ai microfoni dei giornalisti presenti presso il Lazio Style di Talenti. Non solo in Italia o in Germania, ma in tutto il mondo si elogiano le qualità umane di Miroslav Klose, ormai pluripremiato per il suo gesto di fair play a Napoli: "Non si scopre certo oggi, è un campione sotto l'aspetto tecnico e umano. Ricordo ancora quando andò ad allenarsi con la Primavera, il tecnico mi disse che non solo aveva svolto tutti gli esercizi, ma a fine allenamento aveva anche aiutato a raccogliere i palloni".
"NEMO PROPHETA IN PATRIA" - All'arrivo del presidente della Lazio, non sono mancati fischi e alcuni cori di contestazione: "Contestazione che non sarebbe dovuta esistere:d la squadra è competitiva, la società svolge tutte iniziative a favore della Lazio. Nemo propheta in patria, mi rivolgo ai tifosi sani, fate quadrato ed emarginate questa piccola parte di tifosi che non vuole il bene del club, la squadra ha bisogno di supporto e serenità".
OBIETTIVO HUNTELAAR? -​ In questi ultimi giorni, alla Lazio è stato accostato il nome di Klaas Jan Huntelaar, bomber olandese dello Schalke 04: "Mi informo su tutti i giocatori che ritengo possano accrescere il potenziale, anche tantissimi sconosciuti come è successo con Lulic la scorsa estate".
DIAKITE' FIGLIOL PRODIGO? - L'ultima, ma lunghissima battuta, Lotito la riserva alla situazione di Modibo Diakité. Il centrale francese è rientrato ieri in gruppo, dopo aver recuperato dall'infortunio. Ora rimane da capire come si risolverà la querelle contrattuale tra il giocatore e la società: "Sono un cattolico praticamente, mi torna in mente la parabola del figliol prodigo. Questo non significa che a tutti è consentito far quel che vogliono, ma Diakité ha dimostrato un atteggimento sbagliato. La lazio gli ha dato molto, lo ha preso da ragazzo nel Pescara, l'ha scelto. Io di persona ci credevo, l'abbiamo curato come una persona di famiglia. Anche quando venne operato - prosegue Lotito su Diakité - la società gli è stata vicino, gli ha rinnovato il contratto quando era infortunato. L'abbiamo fatto salire in prima squadra, nonostante le posizioni di alcuni allenatori. Io ho sempre creduto molto in lui. Ha grande voglia di creescere, si è allenato da solo la scorsa estate, e noi più volte abbiamo sollecitato lui e il procuratore a sottoscrivere il nuovo contratto. Ci é sempre stato risposto che non ci sarebbero problemi, ma fino ad ora non è andata cosi. Se non riteneva la Lazio un club idoneo, gli abbiamo detto che poteva trovare altre destinazioni, ma ha rifiutato offerto dalla Francia, dall'Inghilterra e dalla Russia: cifre molto importanti, ingaggi spaventosi rispetto ai propri colleghi. Né Juventus né Inter né Milan, squadre da lui indicate, si sono dimostrate interessate. Ha rifiutato un ingaggio da parte di Genoa e Fiorentina, mi auguro che il tempo possa farlo maturare, riflettere e fargli capire che sta perdendo dalla Lazio in termini non economici, ma in termini di ambiente". Lotito infine ha concluso: "E' come se un figlio rinnegasse i genitori, posso capire un momento di sbandamento, siamo pronti come nella parabola del figliol prodigo a riaccoglierlo tra noi con il vitello più grasso. Se lui non accetta le regole che detta il club, che valgono per tutti, non fa parte della Lazio. Lo stesso Kose ha detto 'io non sono il campione, ma sono uno degli elementi che contribuisce alla formazione di questo gruppo'".

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