LuigiEdgeworth |
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| Era il minuto numero 93. Matuzalem scavetta in avanti, Miro controlla da campione e con il piattone infila il portiere. Era il 16 ottobre, nacque un amore, Miro Klose annientò la Roma allo scadere. Un gol nel recupero al derby non si scorda mai, Lucas Castroman gode ancora di quegli effetti benefici. Poi se sei un campione come Miro…Le prime due stracittadine sono state vinte dal tedesco, un doppio due a uno che pretende un seguito. Come sottolinea Davide Stoppini de “La Gazzetta dello Sport”, il pescatore di gol è stato decisivo la scorsa stagione nelle sfide con la Roma. All’andata quel guizzo da campione in zona Cesarini al ritorno quella finta beffarda su Stekelenburg che costò penalty ed espulsione dell’olandese. Oggi, al suo terzo derby, Klose si ricandida al ruolo di protagonista. Il tedesco è un tipo che ama gestirsi da solo, calciatore e manager di se stesso. Il controllo pre Atene dal fido dott. Muller Wohlfahrt, il giallo che vale la squalifica contro il Torino, per preservare derby e una tenuta atletica scalfita un po’ dal doppio tour de force che ha vissuto la Lazio. Negli ultimi dieci giorni Miro ha giocato poco meno di 20 minuti in coppa, si è riposato, doveva arrivare al derby nelle migliori condizioni possibili. E’ un elemento fondamentale di questa squadra: a livello tecnico è il miglior attaccante del nostro campionato insieme a Cavani, trascina la squadra e porta anche fortuna. Nelle uniche due gare nelle quali non è sceso in campo dall’inizio – contro Genoa e Catania – la Lazio è stata sconfitta senza trovare la via del gol. Oggi ci sarà, per regalare nuove emozioni al popolo biancoceleste.
By TuttoMercatoWeb.com
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